E-zine ECN ottobre 95 - Speciale Chiapas - ---------------------------------------------------------------------------- ---------------- Messico Chiapas - MARCOS SCRIVE AGLI USA Il governo degli U.S.A. si e' sbagliato piu' di una volta nella sua politica estera. Quando questo e' accaduto, lo si deve al fatto che sta facendo un errore, sull' uomo che dovrebbe sostenere. La storia non manca di questo tipo di esempi. Nella prima meta' di questa decade, il governo U.S.A. commise un errore, nel sostenere Carlos Salinas de Gortari. Fece un errore, firmando un NAFTA (1) che mancava di un supporto di maggioranza dal popolo Nordamericano e che significava un ordine d'esecuzione sommaria contro gli indigeni messicani. Agli inizi del 1994 ci sollevammo in armi. Ci sollevammo non in cerca di potere e non in risposta ad un ordine straniero. Ci sollevammo per dire "Eccoci qui". Il governo messicano, il nostro governo, ci aveva dimenticato ed era pronto a distruggerci con la quieta morte per malattie, per miseria, per oblio. Il governo U.S.A. divenne complice del governo messicano, in questo genocidio. Con la firma del NAFTA, il governo U.S.A. agi' da garante e diede il suo placet all'assassinio di milioni di messicani. Il popolo degli U.S.A. sapeva questo? Sapeva che il proprio governo era firmatario di accordi per sterminii di massa, in Messico? Il popolo degli U.S.A. sapeva che il proprio governo stava sostenendo un criminale? Quell'uomo, non c'e' piu'. Noi, rimaniamo. Le nostre richieste non sono state esaudite; le nostre armi (2) hanno continuato a dire, "Siamo qui!" al nuovo governo, al popolo del Messico, ed ai popoli e governi di tutto il mondo. Abbiamo atteso con pazienza che il nuovo governo ci ascoltasse e ci prestasse attenzione. Ma negli oscuri circoli di potere statunitensi qualcuno ha deciso che noi, gli indigeni insorti del Sudest messicano, eravamo la peggiore minaccia contro gli Stati Uniti d' America. Dall'oscurita' venne l'ordine: finiteli! Hanno messo un prezzo (3), sulla nostra pelle marrone, sulla nostra cultura, sul nostro mondo (4), perche' sopra ad ogni cosa essi avevano posto un prezzo (3) sul nostro `milieu'. Il governo degli Stati Uniti decise ancora una volta, di sostenere un uomo... qualcuno, che continua con la politica di inganni del suo predecessore; qualcuno che nega al popolo del Messico la democrazia, la liberta' e la giustizia. Milioni di dollari furono prestati a quell'uomo e al suo governo. Senza l'approvazione del popolo americano, un prestito enorme, senza precedenti, nella storia, fu accordato al governo messicano. Non per migliorare le condizioni di vita del popolo, per la democratizzazione della vita politica della nazione, per la riattivazione economica tramite la promozione delle fabbriche e attivita' produttive. Questo denaro e' per la speculazione, la corruzione, la simulazione, per la distruzione di un gruppo di ribelli per la maggior parte Indiani, poco armati, scarsamente nutriti, male equipaggiati, ma molto dignitosi, molto ribelli, e molto umani. Cosi' tanto denaro per finanziare l' inganno puo' solo essere spiegato dalla paura. Ma, di cosa ha paura, il governo americano? Della verita'? Che il popolo nord-americano si renda conto che il suo denaro aiuta a sostenere la dittatura piu' vecchia del mondo moderno? Che il popolo nord-americano si renda conto che le loro tasse pagano la persecuzione e la morte per la popolazione India del Messico? Di cosa ha paura il popolo nord-americano? Dovrebbero temere le nostre armi di legno, i nostri corpi esausti, la nostra lingua o cultura? Dovrebbero temere il nostro grido che chiede democrazia, giustizia, e liberta'? Non sono, queste tre verita', le fondamenta che hanno portato alla nascita degli Stati Uniti d'America? Non sono la democrazia, la giustizia e la liberta' dei diritti che appartengono a tutti gli esseri umani? Quanti milioni di dollari giustificano la negazione da parte di qualcuno, a qualsiasi essere umano ed ovunque nel mondo, il suo diritto di essere libero nei pensieri e nella loro espressione e realizzazione; libero di dare, e ricevere cio' che giustamente merita; di eleggere liberamente chi lo governi, e metta in atto gli obiettivi comuni? Dovrebbe forse, d'altro canto, il popolo americano, temere il denaro, le armi moderne, la tecnologia d' avanguardia dei trafficanti di droga? Dovrebbe temere le conseguenze della dittatura del partito unico in Messico? Dovrebbe aver paura della violenza che di solito e' irrevocabilmente provocata dalla mancanza di liberta', democrazia e giustizia? Oggi, quel governo americano, che per decadi e' stato orgoglioso di promuovere la democrazia nel mondo, e' il principale supporto di una dittatura che, nata agli albori del XXmo secolo, sta cercando di arrivare alla fine di questo secolo con la stessa bugia, governando contro la volonta' del popolo messicano. Prima o poi a dispetto del sostegno del governo statunitense, la dittatura che oscura il cielo messicano sara' cancellata. E il popolo del Messico trovera' i modi per raggiungere quella democrazia, liberta', e giustizia, che e' un loro diritto storico. Americani: gli attacchi contro la nazione messicana portati a segno da esponenti politici statunitensi sono stati gravi e ripetuti. Nella loro analisi, essi sottolineano la goffaggine e la corruzione del governo messicano (una goffaggine e una corruzione che sono aumentate, e sono sostenute, all' ombra dell'aiuto del governo statunitense) e li identificano con tutto un popolo che si rifugia sotto la bandiera messicana. Si sbagliano. Il Messico non e' un governo. Il Messico e' uno stato che aspira ad essere sovrano e indipendente, e per esserlo deve liberarsi da una dittatura ed erigere, sul proprio suolo, la bandiera universale della democrazia, della liberta' e della giustizia. Fomentando il razzismo, la paura e l' insicurezza, le grandi personalita' della politica statunitense offrono un ausilio economico al governo messicano cosi' che possa controllare con mezzi violenti lo scontento contro la situazione economica. Si offrono di moltiplicare le assurde mura con cui pretendono (5) di porre fine alla ricerca di salvezza che porta milioni di messicani a passare la frontiera settentrionale. La migliore barriera, contro una massiccia immigrazione verso gli U.S.A., e' un regime libero, giusto e democratico in Messico. Se i messicani potessero trovare nel loro Paese cio' che ora e' loro negato, non sarebbero costretti a cercare lavoro in altri Paesi. Aiutando la dittatura del sistema partitico statale in Messico, qualsiasi sia il nome dell'uomo o del partito il popolo americano sta aiutando un futuro incerto ed angoscioso. Aiutando invece il popolo messicano nella sua aspirazione alla democrazia, alla liberta' e alla giustizia, il popolo americano onorerebbe la sua storia... e la sua condizione umana. Oggi, nel 1995, dopo venti anni e decine di migliaia di morti e feriti, il governo americano riconosce che fece un errore a lasciarsi coinvolgere nella guerra del Viet Nam. E oggi, nel 1995, il governo americano sta iniziando a farsi coinvolgere nella sporca guerra del governo messicano contro la popolazione zapatista. Sostegno in forniture belliche, consiglieri militari, azioni "coperte", spionaggio elettronico, finanziamenti, supporto diplomatico, attivita' da parte della CIA. A poco a poco il governo degli Stati Uniti sta implicandosi sempre di piu' in una guerra destinata al fallimento di chi la sta conducendo: il governo messicano. Oggi, nel 1995; vent'anni prima del 2015; e' possibile fermare, non ripetere l'errore d'altri anni. Non e' necessario attendere il 2015 perche' il governo degli Stati Uniti riconosca che fu un errore lasciarsi coinvolgere nella guerra contro il popolo messicano. E' tempo che il popolo degli Stati Uniti mantenga il suo compromesso storico, verso il suo vicino del Sud. Per non ripetere un errore su quale uomo sostenere. Per sostenere non un uomo, ma tutto un popolo, il popolo messicano nella sua lotta per la democrazia, la liberta', la giustizia. La Storia mostrera' implacabile da quale parte abbia combattuto il popolo e il governo degli Stati Uniti. Dalla parte di una dittatura, di un singolo, della reazione; o dalla parte della democrazia, di un popolo; del progresso. Lunga vita e prosperita' al popolo degli Stati Uniti d'America! From the Mexican South East Subcommander Insurgent Marcos Mexico, September 13, 1995 (20 yeears before...) (1) NAFTA: North American Free Trade Agreement (Accordo sul Libero Commercio nel Nordamerica) (2) potrebbe essere anche "le nostre braccia" ma e' meno probabile (3) una taglia? (4) nel testo originale: "on our word", sulla nostra parola. Si e' preferito interpretare come un errore per "on our worLd". (5) puo' anche significare: fingono Translation courtesy of Gray Lensman FONTE :PEACELINK RETE TELEMATICA PACIFISTA E-MAIL :INFO@PEACELINK.IT ------------------------------------------------------------------------- ECN Bologna (European Counter Network) modem 051-520986 - Controinformazione da centri sociali - bbs e reti telematiche antagoniste - radio libere - riviste - giornali - centri di documentazione - cani sciolti - in linea 24/h/giorno e-mail fam0393@iperbole.bologna.it http://www.xs4all.nl/~tank/ecn/ -------------------------------------------------------------------------